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Edilizia libera, tutte le opere realizzabili senza permessi

Edilizia libera significa che per determinati interventi edili non è necessario chiedere autorizzazioni o permessi. Parliamo di lavori oppure opere che lo Stato ha deciso di liberalizzare al fine di snellire la macchina burocratica.

Cos’è l’edilizia libera

Rientrano nella cosiddetta edilizia libera quelle opere edili non eccessivamente pesanti e impattanti per cui non sono necessari né titoli abilitativi, né permessi o comunicazioni al Comune né pratiche edilizie. Gli interventi di edilizia libera comprendono quei lavori di manutenzione periodica o ad impatto sociale, tali per cui lo Stato ha deciso di snellirne la parte burocratica, agevolandone la realizzazione, senza obbligo di presentare Comunicazione Inizio Lavori e simili (CIL, CILA, SCIA).

Con il Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia veniva inizialmente stilata una lista di categorie di interventi realizzabili liberamente, ma non menzionando specifiche opere, i dubbi che insorgevano erano numerosi. In seguito però, con il Decreto 2 marzo 2018, è stato approvato il Glossario dell’edilizia libera, contenente l’elenco delle principali opere edilizie realizzabili senza autorizzazioni o permessi.

Edilizia libera: quali interventi fare senza autorizzazioni comunali

Premettiamo che quando si deve realizzare un opera in edilizia libera, si devono sempre rispettare tutte le norme vigenti e i vari regolamenti (anche locali) di riferimento.

Per fare degli esempi, si dovranno considerare il regolamento edilizio comunale, le norme di igiene e sicurezza, antincendio e antisismica. Allo stesso modo, non è detto che un intervento di edilizia libera possa essere realizzato ovunque, in quanto in edifici sottoposti a vincoli di tutela è necessario rispettare precise prescrizioni.

Per questo, anche gli interventi che elencheremo in seguito, sono solo degli esempi di lavori in edilizia libera, che non vogliono essere esaustivi di tutto quanto si può fare senza permesso e che possono essere oggetto di particolari eccezioni.

Vediamo dunque alcuni esempi di interventi edili che è possibile realizzare in edilizia libera:

    1. Vetrate panoramiche amovibili;
    2. Rifacimento della pavimentazione esterna ed interna di casa;
    3. Sostituzione delle finestre;
    4. Ristrutturazione del bagno;
    5. Rifacimento dell’impianto elettrico o sua messa a norma;
    6. Sostituzione caldaia con una pompa di calore;
    7. Tinteggiatura della facciata;
    8. Installazione di nuovi parapetti su balconi e terrazze e interventi in giardino;
    9. Rinnovo e sistemazione degli spazi verdi;
    10. Installazione delle colonnine di ricarica per le auto elettriche;
    11. Installazione di un impianto solare fotovoltaico;
    12. Rifacimento di tutte le opere di lattoneria;
    13. Rimozione delle barriere architettoniche;
    14. Riparazione degli impianti domestici;
    15. Installazione di inferriate e sistemi antintrusione;
    16. Manutenzione del manto di copertura;

Edilizia libera e bonus fiscali

Solitamente gli interventi effettuati in edilizia libera non danno diritto ad alcuna detrazione fiscale tra quelle previste per le ristrutturazioni, per i lavori di manutenzione straordinaria, per il risanamento conservativo e per il restauro.

Alcuni di questi lavori però fanno eccezione e pur non presentando alcun titolo abitativo o asseverazione, si può ugualmente beneficiare delle detrazioni fiscali.
Per essere più precisi, è possibile fare riferimento ad una circolare dell’Agenzia delle Entrate (7/2021), che conferma che le 58 opere elencate nel Glossario dell’edilizia libera, se ammesse a una forma di incentivo, non ne compromettono la possibilità di beneficiare delle detrazioni, anche se in assenza di titoli abilitativi.

Secondo l’Agenzia delle Entrate infatti, “nel caso in cui la normativa edilizia applicabile non preveda alcun titolo abilitativo per la realizzazione di interventi di recupero del patrimonio edilizio agevolati dalla normativa fiscale, è necessaria un’autocertificazione nella quale occorrerà indicare: la data di inizio dei lavori e l’attestazione che gli interventi di ristrutturazione edilizia effettuanti rientrano tra quelli agevolabili pur se non occorre alcun titolo abilitativo, ai sensi della normativa edilizia vigente”. Un’ultima nota riguarda gli interventi che rientrano nel Superbonus, che invece richiede necessariamente un apposito titolo abilitativo.

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