Il rifacimento del pavimento di casa è un lavoro che in molti, prima o poi, devono affrontare. Rifare il pavimento di casa comporta la valutazione di tempi, costi, materiali e professionisti da coinvolgere, in un’opera che, se non eseguita a regola d’arte, può creare non pochi problemi.
I materiali per rifare il pavimento
Quando si decide di rifare il pavimento di casa, è possibile scegliere tra diversi materiali che si distinguono per caratteristiche e aspetto. In fase di valutazione è necessario considerare alcuni fattori, tra cui la destinazione d’uso dell’ambiente e il budget a disposizione. Elementi fondamentali che, almeno in parte, guidano nella scelta.
Tra i materiali più utilizzati ci sono sicuramente il legno, il grès, la resina, la ceramica, il laminato e il PVC. Ad eccezione del legno, che si presenta chiaramente con il proprio aspetto naturale, gli altri materiali possono garantire rese estetiche di diversa tipologia.
Ad esempio, il laminato e il grès porcellanato possono essere scelti effetto pietra, marmo o ancora legno, così da combinare le prestazioni di questi materiali con il gusto per l’aspetto di altri elementi naturali. La ceramica è usata “da sempre” per piastrelle di dimensioni, colori e texture anche molto diverse, è resistente e molto semplice da pulire. La resina è perfetta per pavimentazioni continue e senza fughe, mentre il PVC è generalmente scelto in ambienti non domestici, come i luoghi pubblici.
Rifare il pavimento di casa: tempi e costi
Il tempi necessari per rifare il pavimento di casa possono variare in funzione della metratura da pavimentare. In generale, se si vuole intervenire in una casa arredata di circa 100 metri quadrati sono necessari circa 7-10 giorni lavorativi, mentre se si vuole agire in una dimora vuota ne bastano 5-7. Tuttavia, molto dipende anche dalla bravura dei posatori, dai lavori preventivi, che è necessario eseguire, e dal tipo di pavimento scelto.
Chiaramente posizionare un pavimento da zero e rifare un pavimento sopra quello vecchio è differente, in termini di tempo, di resa e anche in termini di spesa. C’è anche la possibilità di scegliere i pavimenti sottili da sovrapporre, il cui costo dipende molto dal materiale.
Non è facile dunque dare una risposta precisa su quale sia il costo da affrontare per rifare il pavimento di casa, in quanto molto dipende dai materiali scelti, dalla ditta selezionata e dallo stato in cui verte il sottofondo. Sicuramente, prima di procedere con il lavoro è bene richiedere diversi preventivi, in modo da non sforare il proprio budget di spesa. Di fatto, per rifare il pavimento di casa a regola d’arte è importante non agire d’istinto.
Rifare un pavimento a regola d’arte
Un pavimento perfetto non è solo risultato della scelta di un rivestimento prezioso, ma anche di posa particolarmente accurata, dalla preparazione del fondo alla cura dei giunti.
Il primo aspetto da non sottovalutare è l’accurata valutazione del supporto su cui ci si trova a lavorare. Non dobbiamo darlo per scontato; se trascurato, rappresenta un punto di debolezza da cui possono avere inizio i problemi. Il supporto per essere ritenuto idoneo all’incollaggio deve avere determinate caratteristiche; se così non fosse, è necessario intervenire con adeguate operazioni di ripristino.
Sia la scelta dell’adesivo da utilizzare che la scelta della tecnica di posa sono due parametri molto importanti da considerare in fase progettuale per assicurare la durabilità dell’opera.
La scelta di un adesivo dipende da molteplici fattori come l’ambiente di destinazione, il tipo e formato del rivestimento e il tipo di supporto, senza dimenticare di considerare le sollecitazioni a cui è soggetta la pavimentazione.
Per quanto riguarda la tecnica di posa, uno strato continuo di colla o anche definito “letto pieno” è da prescrivere in tutte le situazioni dove la presenza di vuoti o cavità possa rappresentare una criticità per la durabilità della pavimentazione.
Il lavoro poi prosegue con la sigillatura delle fughe, la cui larghezza può andare da 2-3 mm fino ai 6-8 mm in situazioni particolari, e con la realizzazione dei giunti, ovvero delle discontinuità che permettano di assorbire eventuali tensioni che si possano generare.
Infine, il battiscopa perimetrale verrà incollato sulle pareti interponendo sul pavimento adeguati cunei distanziatori al fine di lasciare uno spazio minimo di 3 mm che sarà oggetto di successiva sigillatura.
Come abbiamo visto, i dettagli da prendere in considerazione sono tantissimi, ma è proprio la cura di tutti questi dettagli, l’esperienza dei posatori e la scelta dei prodotti adatti in ogni situazione che consente di fare un lavoro eccellente.
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