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Isolamento del tetto esistente: procedimenti e bonus edilizi

L’isolamento del tetto migliora il comfort dell’intera casa, riducendo lo scambio di calore fra interni ed esterni. Un tetto isolato a regola d’arte evita la dispersione di calore durante i mesi invernali e il surriscaldamento degli ambienti nei mesi estivi con un conseguente risparmio energetico.

Cosa significa isolare il tetto e perché è importante

Isolare il tetto significa isolare gli ambienti esterni, attraverso diversi materiali coibentanti idonei, per evitare scambi di calore. Significa evitare sprechi di energia, contenere i costi in bolletta e vivere meglio all’interno dei locali, specie quando mansardati.

L’isolamento termico del tetto, combinato a una copertura di qualità, è molto importante per l’abitazione. Esistono diverse tipologie di pannelli isolanti e tegole che contribuiscono ad una coibentazione ottimale. La scelta di materiali di alta qualità è dunque di fondamentale importanza.

Tipologia di coperture e di interventi di isolamento

Le tipologie di tetti sono molteplici. Solitamente si distinguono in base alla forma: tetti piani, tetti curvi e tetti a falde.

  • Tetti piani: hanno una pendenza minima, sufficiente per assicurare lo smaltimento dell’acqua. Secondo la normativa si definiscono tetti piani quelli con pendenza minore del 5%. Qui la scelta dei materiali per l’isolamento è fondamentale perché non devono avere solo un’ottima capacità isolante, ma anche resistenza alle sollecitazioni meccaniche.
  • Tetti curvi: hanno forma a volta e il piano di falda non presenta un andamento rettilineo. Sui tetti curvi è possibile installare sia coperture continue, come manti bituminosi o sintetici, che discontinue, come pannelli o lamiere.
  • Tetti a falde: sono caratterizzati da facce piane inclinate sorrette da una struttura portante. La forma di un tetto, quindi, viene determinata da una o più facce piane inclinate, dette falde o spioventi. La loro inclinazione è variabile e dipende soprattutto dalle precipitazioni della zona.

Intervento di isolamento in estradosso

Nel caso dell’isolamento in estradosso si applica uno strato isolante tra la struttura e la finitura, sotto le tegole. E’ la soluzione più efficace dal punto di vista tecnico, in quanto consente di isolare molto bene la struttura.

L’unico vero difetto di questa soluzione è il grado di invasività, che è piuttosto alto. Impone infatti la rimozione totale della copertura, l’applicazione degli elementi che isolano effettivamente la struttura e il successivo rifacimento della copertura.

Intervento di isolamento in intradosso

Questo intervento di isolamento del tetto consiste nell’applicazione di materiali isolanti al lato interno della copertura, ovvero al soffitto. Non di rado, viene installato proprio un controsoffitto. L’isolamento in intradosso fornisce un ottimo livello di coibentazione anche se non raggiunge i livelli dell’intervento in estradosso, in compenso però, è la soluzione più pratica e costa meno.

Bonus e detrazioni fiscali per isolare il tetto

Per isolare il tetto esistente è la possibile accedere ad alcuni bonus edilizi e agevolazioni fiscali. Le soluzioni sono differenti e occorre trovare quella più consona alle proprie esigenze. Vediamole nel dettaglio.

  • Superbonus. E’ l’agevolazione che permette la detrazione più alta. Attualmente, consente di recuperare il 110% della spesa, sebbene tale aliquota sarà ridotta al 90% a partire dal 2023. La spesa può essere recuperata in cinque anni o è possibile cedere il credito e avere uno sconto in fattura. L’unico inconveniente consiste nella necessità di associare all’isolamento del tetto l’installazione del cappotto termico o di un altro intervento “trainante”.
  • Ecobonus. E’ l’agevolazione riservata agli interventi in grado di aumentare l’efficienza energetica di due classi. L’aliquota è al 65% e il tempo di recupero è pari a dieci anni. Anche in questo caso si può procedere con la cessione del credito.
  • Bonus Ristrutturazione. E’ il bonus base per tutti gli interventi di ristrutturazione, spesso di natura strutturale. L’aliquota è al 50% e il tempo di recupero è di dieci anni. E’ comunque utile nel caso non si possa accedere a bonus più convenienti. Anche in questo caso è prevista la cessione del credito.

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