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Ecobonus, la detrazione per il risparmio energetico

Ecobonus è l’incentivo per eseguire i lavori di riqualificazione energetica su un edificio. Permette di recuperare le spese con la detrazione fiscale oppure con lo sconto in fattura e la cessione del credito. Vediamo cosa rientra nell’ecobonus, come ottenerlo e quali sono i massimali di spesa.

Ecobonus, i lavori ammessi

L’ecobonus ha un’aliquota di detrazione variabile, dal 50 all’85% in base al tipo di intervento effettuato.

L’ecobonus al 50% spetta per i seguenti lavori:

  • interventi relativi alla sostituzione di finestre comprensive d’infissi;
  • schermature solari;
  • caldaie a biomassa;
  • caldaie a condensazione, che abbiano un’efficienza media stagionale almeno pari alla classe A.

L’aliquota sale al 65% per i seguenti interventi:

  • interventi di coibentazione dell’involucro opaco ovvero il cosiddetto “cappotto termico”;
  • pompe di calore;
  • sistemi di building automation;
  • pannelli solari per produzione di acqua calda;
  • scaldacqua a pompa di calore;
  • generatori ibridi, cioè costituiti da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro.

Infine, l’ecobonus va dal 70 all’85% per gli interventi sui condomini. Questa detrazione vale per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2024 con il limite di spesa di 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio. Qualora gli stessi interventi siano realizzati in edifici appartenenti alle zone sismiche 1, 2 o 3 e siano finalizzati anche alla riduzione del rischio sismico determinando il passaggio a una classe di rischio inferiore, è prevista una detrazione dell’80%. Con la riduzione di 2 o più classi di rischio sismico la detrazione prevista passa all’85%. Il limite massimo di spesa consentito, in questo caso passa a 136.000 euro, moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.

Ecobonus, come funziona la richiesta

Requisiti tecnici

L’Ecobonus può essere richiesto da ogni cittadino che sia proprietario o abbia usufrutto dell’edificio su cui vuole fare i lavori.
Per usufruire dell’Ecobonus nel 2023 serve:

  • asseverazione del tecnico abilitato (in casi specifici può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore)
  • A.P.E. che attesti la prestazione energetica dell’edificio
  • visto di conformità (per interventi superiori ai 10.000 €)
  • relazione energetica.

Comunicazione ad ENEA

Per beneficiare della detrazione è fondamentale effettuare la comunicazione all’Enea, prima ancora di indicare la spesa sostenuta in dichiarazione dei redditi. Entro 90 giorni dalla fine dei lavori di riqualificazione energetica il contribuente deve trasmettere all’Enea, in modalità telematica, la scheda informativa degli interventi realizzati e la copia dell’attestato di qualificazione energetica (A.P.E.).

Come recuperare le spese dell’ecobonus

È possibile recuperare le spese sostenute attraverso:

  • Detrazioni fiscali: ottieni uno sconto in Irpef distribuito in 10 anni. Devi avere abbastanza tasse da pagare per coprire la spesa.
  • Sconto in fattura: la spesa viene scontata dal fornitore direttamente in fattura. Non sempre è possibile, serve accordarsi col fornitore in base alla sua capienza
  • Cessione del credito: cedi il credito ottenuto a banche e altri istituti finanziari. Il credito viene pagato a una percentuale più bassa ma ottieni comunque un risparmio importante. Serve però trovare un istituto che accetti la cessione.

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