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Decreto anti-frodi, visti e asseverazioni per i bonus edilizi

Con l’entrata in vigore del decreto anti-frodi cambia il modo in cui comunicare la scelta del contributo anticipato sotto forma di sconto in fattura o cessione del credito. La vera soluzione però sta alla base: è la professionalità e l’onestà della ditta alla quale ci si rivolge.

Cosa stava succedendo con i bonus edilizi

Un numero considerevole di condomini e amministratori stava accettando consistenti maggiorazioni del prezzo delle opere appaltate pur di usufruire delle detrazioni fiscali e ricevere così lo sconto in fattura, fondamentale per eseguire quelle opere che altrimenti, per mancanza di liquidità, non si sarebbero fatte.

Questo fenomeno nelle ultime settimane si è accentuato perché i condomini prima della fine dell’anno volevano approfittare della situazione secondo cui un condominio, indipendentemente dallo stato di completamento o di avanzamento dei lavori previsti, può aver diritto allo sconto in fattura per i pagamenti effettuati entro l’anno.

Come noto infatti il D.L. n. 157 dell’11 novembre 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’11 novembre 2021, ha predisposto controlli molto più severi per i costi inerenti tutti i bonus edilizi; al fine di contrastare eventuali frodi.

Cosa introduce il decreto anti-frodi

In buona sostanza è stato introdotto un nuovo sistema di controllo dei crediti da parte dell’Agenzia delle Entrate che potrà sospendere, fino a trenta giorni, l’efficacia delle comunicazioni delle cessioni.

La notizia più spiacevole per i condomini e i proprietari è quella che questo sistema di controllo è stato introdotto non solamente per usufruire dello sconto in fattura nel superbonus, ma per tutte le altre agevolazioni, compreso il bonus facciate “solo estetico”, è richiesto visto di conformità e asseverazione della congruità di prezzi.

Applicazione del decreto anti-frodi

Il nuovo provvedimento è entrato già in vigore, è necessario quindi indicare quali sono attualmente i bonus edilizi che richiedono l’obbligo del visto di conformità e della congruità dei prezzi.

  • Recupero del patrimonio edilizio;
  • efficienza energetica (ecobonus);
  • adozione di misure antisismiche (sismabonus);
  • bonus facciate;
  • installazione di impianti fotovoltaici;
  • installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

I soggetti che potranno apporre questi nuovi visti di conformità sono gli iscritti nell’albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili e in quello dei consulenti del lavoro nonché i soggetti iscritti nei ruoli di periti ed esperti tenuti dalle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura per la sub-categoria tributi, in possesso di diploma di laurea in giurisprudenza o in economia e commercio o equipollenti o diploma di ragioneria e i responsabili dell’assistenza fiscale dei CAF (centri assistenza fiscale).

Come si risolve il problema delle frodi

Il decreto anti-frodi rappresenta certamente un buon strumento per cercare di scoraggiare eventuali comportamenti fraudolenti (sempre che i decreti attuativi da emanare da parte dell’Agenzia delle Entrate non lo intrappolino in un dedalo burocratico).

Esiste però una soluzione che sta a monte, ovvero stare molto attenti, condomini e amministratori, alle ditte a cui rivolgersi. Occorre dare fiducia a professionisti di comprovata serietà e, in questo caso, onestà, nell’esercizio della propria professione ed evitare di lasciarsi ingolosire dalla semplice promessa dello sconto in fattura “a qualunque costo”.

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